Si torna a parlare di servizi sociali al Campidoglio. Un settore che da sempre presenta criticità ed emergenze di grande spessore. A parlarne Eugenio Patanè ed Emanuela Droghei, rispettivamente presidente e responsabile delle politiche sociali del PD di Roma: Le organizzazioni sindacali di settore, attraverso le loro denunce, mettono sotto gli occhi di tutti una situazione che non può più essere tollerata, a maggior ragione in una Capitale dellaccoglienza come è sempre stata Roma. Siamo di fronte alla destrutturazione completa del welfare cittadino, con la sostanziale rinuncia a organizzare lassistenza, e la scelta deliberata di delegarla a soggetti esterni. Lo scopo principale è di contenere i costi, e il risultato è che spesso i servizi non sono allaltezza delle necessità e degli standard fissati per legge.
Giudizio negativo della gestione Alemanno, che secondo i due ha trascinato la città indietro nel tempo, costringendola a rinunciare a diritti e livelli di assistenza conquistati faticosamente grazie alla capacità di operatori che hanno sempre affrontato il proprio lavoro con applicazione e professionalità. Mortificare le loro competenze è una scelta di autolesionismo che ha già dimostrato tutti i propri limiti.
Un occhio al futuro però riporta la positività nel pensiero dei due esponenti del PD: Per fortuna siamo alla fine dellesperienza Alemanno – concludono – Per il futuro sarà bene ripartire da basi diverse e non commettere di nuovo gli stessi errori, predisponendosi allascolto nellinteresse principale di chi ha bisogno di assistenza e dei lavoratori del settore. E riconoscendo finalmente a chi ha esperienza e capacità un ruolo importante nella ridefinizione del modello di welfare cittadino.
Alessandro Introcaso